Tiktok, altre piattaforme SocMed lottano per filtrare le notizie false nel mezzo della guerra Ucraina-Russia

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app di social media sullo schermo del telefono
Tiktok e altre piattaforme di social media sono sotto pressione per autenticare e separare i contenuti veritieri dalle bufale.

Mentre la guerra tra Ucraina e Russia continua, un nuovo dilemma nel mondo dei social media sta crescendo a passi da gigante: informazioni fuorvianti e distorte che si diffondono attraverso i video. Questa è una sfida significativa ora TikTok a causa di segnalazioni di fabbricazione di video per motivi di visualizzazione.

In un articolo del New York Times, è stato menzionato un incidente confermato dall'analisi: video Tiktok realizzati da filmati di videogiochi e una vecchia colonna sonora caricata sull'app un anno fa. Un'altra è la recente confusione sui 13 soldati ucraini a Snake Island che hanno affrontato e chiesto la resa di un'unità militare russa. Con solo un clip audio pubblicato dal quotidiano ucraino Pravda, alcuni utenti di TikTok hanno trovato il modo di sfruttare il suddetto file per creare video in cui si affermava che i 13 soldati erano morti. E sebbene i funzionari ucraini abbiano già confermato che i soldati sono appena stati presi come prigionieri, Tiktok non ha ancora corretto i video caricati. 

Attualmente, Tiktok è sotto pressione per autenticare e separare i contenuti veritieri dalle bufale a causa delle centinaia di migliaia di video relativi alla guerra caricati sulla piattaforma da tutto il mondo. La stessa cosa è affrontata da altre piattaforme di social media come Facebook, Twittere Instagram. In aggiunta al problema c'è la disinformazione suscitata dai media russi come Russia Today e Sputnik, a cui i legislatori statunitensi e i funzionari ucraini chiedono alle piattaforme di rivolgersi.

Per rispondere, Tiktok ha bandito i suddetti media russi nell'Unione Europea, mentre YouTube ha promesso di seguire questa stessa azione. A unirsi alle piattaforme di condivisione video ci sono Twitter e Meta (e così come TikTok) che inizieranno a etichettare i contenuti dei punti vendita come post sponsorizzati dallo stato. Inoltre, con i video di #Ukrainewar che hanno accumulato 500 milioni di visualizzazioni su TikTok, la piattaforma video ha promesso più risorse per monitorare i video sulla guerra che potrebbero fornire disinformazione. Insieme a 

"Continuiamo a rispondere alla guerra in Ucraina con maggiori risorse di sicurezza e protezione per rilevare le minacce emergenti e rimuovere la disinformazione dannosa", ha affermato Hilary McQuaide, portavoce di TikTok.