Microsoft incaricherà la revisione dei diritti umani di controversi accordi governativi

Quando Microsoft iniziò a lavorare con il governo degli Stati Uniti su un HoloLens militare, la società dovette affrontare alcune proteste da parte dei dipendenti, dato che la missione era quella di “aumentare la letalità, la mobilità e la consapevolezza situazionale” dei soldati in combattimento.

Al tempo Satya Nadella rimase fermo, dicendo: "Abbiamo preso la decisione di principio di non nascondere la tecnologia alle istituzioni che abbiamo eletto nelle democrazie per proteggere le libertà di cui godiamo".

Sono passati due anni e l’azienda ha finalmente ceduto alle pressioni dei dipendenti e degli azionisti affinché esaminassero le basi etiche dei suoi contratti governativi.

"In risposta alle richieste degli azionisti, Microsoft Corp. commissionerà una valutazione indipendente da parte di terzi per identificare, comprendere, valutare e affrontare gli impatti negativi effettivi o potenziali sui diritti umani dei prodotti e servizi dell'azienda e dei rapporti commerciali per quanto riguarda le forze dell'ordine, applicazione dell’immigrazione e altri contratti governativi. La valutazione includerà la consultazione con le comunità BIPOC, compresi gli immigrati, e altri gruppi che rappresentano le comunità maggiormente colpite dai prodotti di sorveglianza di Microsoft, dalle forze dell'ordine e dai contratti governativi", ha affermato la società in una nota.

Contratti governativi controversi, tra cui HoloLens per l'esercito americano e i rapporti di Microsoft con l'immigrazione e le forze dell'ordine statunitensi. Microsoft ha già accettato di interrompere la vendita del software di riconoscimento facciale alle agenzie governative.

La revisione sarà condotta dallo studio legale Foley Hoag LLP e sarà pubblicata il prossimo anno.

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