Rapporto: Microsoft ha offerto concessioni iniziali al watchdog dell'UE per affrontare le preoccupazioni antitrust di Teams

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A parte la sua continua battaglia per ottenere l'approvazione per il suo ha proposto una fusione di Activision da 69 miliardi di dollari, Microsoft ha un altro motivo per collaborare con le autorità di regolamentazione: i team. In un nuovo rapporto di Reuters, si dice che la società di Redmond speri di lavorare con l'Unione Europea per risolvere le sue preoccupazioni antitrust sulla denuncia avviata da Slack. La questione Teams è iniziata nel 2021 quando il programma di messaggistica istantanea rivaleggiava accusato Microsoft di integrare i team nei programmi di Office. 

La situazione evidenziata nella denuncia, definita ingiusta, può avere un enorme impatto su Slack. Sebbene Slack sia stato lanciato nel 2009, l'arrivo di Teams nel 2017 ha rappresentato un'enorme minaccia per altri concorrenti nel mercato della collaborazione sul posto di lavoro. La creazione dei giganti del software è iniziata con un'enorme attenzione alle videochiamate, mentre Slack ha iniziato a sviluppare la sua piattaforma per quell'area solo di recente. Nello specifico, ha introdotto le videochiamate sulla sua funzione Huddles solo nel giugno 2022. Sebbene sia una buona cosa per Slack, Teams ha un vantaggio maggiore in quanto è di proprietà di un gigante della tecnologia con il controllo sul software desktop più popolare nel mercato. Slack sottolinea che, presumibilmente raggruppando Teams con Office, Microsoft si sta impegnando direttamente in comportamenti anticoncorrenziali.

Un anno fa, l'UE ha inviato un questionario a Slack, Zoom, Google Workspace, Facebook e Cisco nella speranza di trovare la loro opinione sull'effetto della suddetta azione di Microsoft. Questa inchiesta ha accennato all'interesse del regolatore a prendere in considerazione un'indagine, quindi Microsoft sta affrontando la questione con la sua nuova strategia: cooperazione invece di opposizione. Secondo fonti di Reuters, l'azienda ha già offerto i primi rimedi alle preoccupazioni. Le persone a conoscenza della situazione non hanno divulgato i dettagli delle concessioni, mentre la Commissione ha affermato che “la valutazione del reclamo è in corso”, quindi non ha ancora potuto fornire risposte ai media. 

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