L'UE potrebbe costringere le aziende a fornire aggiornamenti del sistema operativo per vecchi telefoni e tablet
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L'Unione Europea è in lacrime con proposte che costringeranno le aziende a rendere l'elettronica più sostenibile.
Abbiamo già sentito come l'UE prevede di costringere le compagnie telefoniche ad accontentarsi di un solo connettore di ricarica (probabilmente USB-C), che dovrebbe costringere Apple ad abbandonare il connettore lightning.
Ora, nell'ambito del piano d'azione per l'economia circolare, l'UE prevede anche di incoraggiare le aziende a fornire aggiornamenti software per dispositivi "obsoleti".
Si propongono di:
concentrarsi su elettronica e TIC come settore prioritario per l'attuazione del "diritto alla riparazione", iincluso un file
diritto di aggiornare software obsoleto;
La mossa fa parte della loro nuova iniziativa Right to Repair, che potrebbe costringere le aziende a rendere disponibili parti e componenti per dispositivi elettronici per molti anni dopo che un dispositivo ha lasciato la produzione. La legge vigente obbliga già le aziende a fornire parti di elettrodomestici per 10 anni dopo il rilascio.
Nessuna normativa è stata ancora scritta, quindi non è chiaro esattamente quale forma assumerà il diritto all'aggiornamento. In parole povere, le aziende possono rilasciare una specifica aperta per il loro hardware e sbloccare i bootloader, consentendo alla comunità di aggiornare i dispositivi o, naturalmente, possono semplicemente mantenere leggermente un'immagine del sistema operativo senza alcun miglioramento nel tempo.
Ciò che è vero, tuttavia, è che l'UE ha in programma di dare una scossa al modo in cui si fa business as usual nel mercato dell'elettronica, che, vista la crisi ambientale, non può che essere una buona notizia.
Leggi l'intero “Piano d'azione per l'economia circolare, il Green Deal europeo” proposta qui.
via XDA-Dev