La Francia ordina a Google di negoziare un prezzo equo con gli editori per il riutilizzo delle notizie

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L'autorità di regolamentazione francese ha stabilito che il riutilizzo da parte di Google delle notizie pubblicate dai media è ingiusto ai sensi delle attuali leggi sul copyright e in quanto tale la società deve pagare gli editori per mostrare frammenti di notizie nei risultati di ricerca e in Google News.

La Francia non è il primo paese a pronunciarsi in merito, ma sta lavorando per applicarlo su Google e probabilmente anche su altri motori di ricerca. Nel 2019, riforma paneuropea del diritto d'autore è stato approvato che ha costretto i motori di ricerca come Google a pagare i media per l'uso dei loro frammenti di notizie nella ricerca. Paesi come la Germania e la Spagna hanno già approvato la propria versione della legge e la Spagna ha persino reso obbligatorio il pagamento degli editori, costringendo Google a interrompere completamente il suo servizio Google News.

Nel settembre 2019, Google ha scritto una parola forte post sul blog chiarire la sua posizione. Il gigante della ricerca ha affermato che: "Vendiamo annunci, non risultati di ricerca e ogni annuncio su Google è chiaramente contrassegnato. Questo è anche il motivo per cui non paghiamo gli editori quando le persone fanno clic sui loro collegamenti in un risultato di ricerca". Da allora Google ha cambiato il modo in cui visualizza le notizie in Francia, che ora mostra solo i titoli e non i frammenti del sito web.

Tuttavia, i regolatori francesi hanno risposto affermando che l'incapacità di Google di pagare gli editori per l'utilizzo delle loro opere "ha danneggiato gravemente e immediatamente il settore della stampa". L'autorità ha anche affermato che la decisione di Google di non "visualizzare più estratti di articoli, fotografie, infografiche e video all'interno dei suoi vari servizi (Ricerca Google, Google News e Discover), a meno che gli editori non gli diano la libera autorizzazione" come comportamento ingiusto.

In pratica, la stragrande maggioranza degli editori di stampa ha concesso a Google licenze per l'utilizzo e la visualizzazione dei propri contenuti protetti, e questo senza possibilità di negoziazione e senza ricevere alcun compenso da Google. Inoltre, nell'ambito della nuova politica di visualizzazione di Google, le licenze che gli sono state concesse da editori e agenzie di stampa gli offrono la possibilità di acquisire più contenuti rispetto a prima.

In queste condizioni, oltre al rinvio nel merito, i sezor hanno chiesto l'ordinanza di provvedimenti provvisori volti a ingiungere a Google di avviare in buona fede trattative per il compenso della ripresa del loro contenuto.

– Regolatori francesi (in francese, tradotto da TechCrunch)

Infine, le autorità francesi hanno concesso a Google tre mesi per negoziare con gli editori in buona fede e terranno d'occhio l'azienda per assicurarsi che vada a buon fine.

Da quando la legge europea sul diritto d'autore è entrata in vigore in Francia lo scorso anno, ci siamo impegnati con gli editori per aumentare il nostro sostegno e gli investimenti nelle notizie. Rispetteremo l'ordine della FCA mentre lo esamineremo e continueremo le trattative.

– Richard Gingras, VP News, Google (tramite TechCrunch)

Maggiori informazioni sugli argomenti: Francia, google, Google News

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