Facebook vuole che i tuoi nudi combattano il revenge porn

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Facebook ha finalmente trovato un modo per proteggere gli utenti dalla divulgazione dei loro nudi e dalla diffusione sul social network senza il loro consenso, ma è un po' poco ortodosso. Per combattere la divulgazione delle tue foto di nudo, dovrai prima caricarli su Facebook. Aspetta cosa?

Il piano è in qualche modo brillante, anche se semplice. Se hai paura che una tua foto possa essere condivisa su Facebook da, diciamo, un ex scomunicato o un coniuge rifiutato, condividi quella foto con Facebook e loro impediscono che quella foto venga mai mostrata.

Viene fatto contattando prima il commissario per la sicurezza elettronica o l'equivalente regionale (il commissario per la sicurezza elettronica è una posizione australiana e questo test viene svolto in Australia), dopodiché ti verrà consigliato di inviare la foto a te stesso. L'invio del messaggio a te stesso su Messenger consente a Facebook di creare una firma digitale di detta foto e di eseguirne l'hashing. L'immagine può quindi essere eliminata, ma Facebook potrà impedire ulteriori caricamenti di un'immagine con la stessa firma digitale. Le vittime non dovranno preoccuparsi di spegnere l'incendio se Facebook non lo permetterà in primo luogo, o almeno così va il ragionamento.

Il revenge porn è stato un po' un problema negli ultimi anni, poiché le persone si scambiano immagini e media intimi durante le relazioni, che poi possono essere usati come strumento di vendetta (da cui il nome) contro l'altra parte quando la relazione finisce acido.

Le giurisdizioni hanno emanato leggi che criminalizzano l'atto, con alcune regioni come la Regno Unito che amplia le leggi esistenti come il Communications Act 2003 o il Malicious Communications Act 1988 per perseguire i trasgressori.

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