Brad Smith parla di non vendere servizi di riconoscimento facciale, leggi sulla moderazione dei contenuti e altro nella sua ultima intervista

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MicrosoftBrad Smith

Il presidente di Microsoft Brad Smith è in tournée per promuovere il suo ultimo libro Strumenti e armi: la promessa e il pericolo dell'era digitale. Come parte del suo tour, Brad Smith si è seduto con Reuters per parlare delle questioni urgenti che stanno preoccupando le aziende tecnologiche in questo momento.

Brad è stato aperto riguardo al etico ed morale problemi nel suo libro e ha anche notato che l'amministrazione Trump tentativo chiedere aiuto a Microsoft per spiare le persone. Ora, ha confermato che Trump non è stata l'unica persona a chiedere aiuto a Microsoft. Ha detto che c'era un altro governo che voleva distribuire i servizi Microsoft Facial ID. La società temeva che la tecnologia potesse essere utilizzata in modo improprio e ha respinto la richiesta. Brad non ha menzionato chi l'ha chiesto, ma ha menzionato che Microsoft non è interessata a vendere alcun servizio che potrebbe consentire al governo di eseguire programmi di sorveglianza di massa sui suoi cittadini.

Non venderemo servizi di riconoscimento facciale ai fini della sorveglianza di massa in nessuna parte del mondo.

–Brad Smith

Smith ha persino criticato la Cina per aver utilizzato una tecnologia simile sui suoi cittadini e ha affermato che Microsoft ha valide ragioni per lo sviluppo e l'uso della tecnologia. Tuttavia, ha esortato il governo a mantenere e ad agire più rapidamente per regolamentare queste tecnologie prima che sfuggano di mano.

È difficile innovare se non puoi usare qualcosa, ed è difficile imparare se non puoi innovare.

–Brad Smith

Il riconoscimento facciale non è l'unica cosa di cui ha parlato con Reuters. Smith ha anche insistito sulla necessità di responsabilità che circonda la moderazione dei contenuti. Non ha puntato il dito contro nessuno, ma ha notato che i contenuti condivisi sui social media dovrebbero essere attivamente moderati. Attualmente, la sezione 230 del Communications Decency Act degli Stati Uniti protegge le aziende dall'essere citate in giudizio per i contenuti pubblicati sul loro sito web. Tuttavia, Smith ha sottolineato che la legge è stata approvata alla fine degli anni '1990, quando la situazione era diversa e deve essere aggiornata secondo lo scenario attuale.

Le leggi in tutto il mondo cambieranno e, poiché la tecnologia è così globale, le aziende americane adotteranno un nuovo approccio anche se il Congresso degli Stati Uniti non farà nulla.

–Brad Smith

Maggiori informazioni sugli argomenti: Brad Fabbro, microsoft

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